Francesco Arnone

Investire fuori dagli schemi… ha senso? (parte 2)


 

Nella precedente Lettera ci siamo lasciati con il concetto che una “protezione” a prova di bomba, da tutto e sempre deve ancora essere inventata.

 

E ti ho accennato a qualcosa di interessante, a proposito di protezione del patrimonio, che è stato scritto nel libro di Barton Biggs, “Wealth, War and Wisdom” (Ricchezza, Guerra e Saggezza).

 

Biggs è stato un pezzo grosso di Wall Street con una carriera di oltre 30 anni nella banca d’investimenti Morgan Stanley e che, al suo “ritiro”, ha fondato un hedge fund dove è rimasto alla guida fino alla sua morte nel 2012. 

 

Biggs è diventato celebre anche come autore di diversi libri incentrati sulla sua esperienza a Wall Street e sugli investimenti in generale. 

 

Wealth, War e Wisdom” sembra essere proprio il libro giusto da leggere in questo periodo. 

 

Come suggerisce il titolo, in questo libro Biggs parla di come nella storia moderna (soprattutto nel ventesimo secolo) le persone con grossi patrimoni sono riuscite a proteggere la propria ricchezza (e anche di come l’hanno persa). 

 

È una chicca per chi è appassionato di storia ed economia, ma più in generale è interessante per chiunque abbia un patrimonio “da proteggere” ed è curioso di capire le dinamiche che collegano i mercati finanziari agli sviluppi sociali e geopolitici. 

 

Biggs esamina la performance di diverse asset class (quali azioni, obbligazioni, oro e immobili) per capire come si sono comportate durante periodi particolarmente turbolenti, ovvero durante alta inflazione, depressione economica, collasso sociale, guerra e così via. 

 

Anche se non è un riassunto esaustivo, ti elenco in breve le conclusioni tirate da Biggs sulle principali asset class:

 

 

 

Il tuo capitale umano rimarrà per sempre tuo, ovunque tu vada, ed è sempre in tuo controllo la possibilità di incrementarlo e differenziarlo

 

Per concludere, se ti dà un senso di protezione, comprare un po’ di oro o argento fisico non è sbagliato (non è sbagliato nemmeno sotto l’ottica della diversificazione, se hai un patrimonio rilevante). 

 

Però, si tratta di investimenti “marginali” rispetto a quelli azionari (e obbligazionari), che devono sempre costituire lo zoccolo duro del patrimonio di qualsiasi investitore. 

 

Attenzione a fare scelte troppo “fuori dagli schemi” quando sono in ballo i tuoi soldi.

 

Alla prossima,

Francesco

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