5 consigli per investire senza paura.

Buongiorno e buon mercoledì!

Ho iniziato a nuotare da piccolo, seguendo diversi corsi in piscina per più di 10 anni, per questo ho molta familiarità con l’acqua.

Non ne ho mai avuto paura, ed è quello che sto trasmettendo a mio figlio.

Da una chiacchierata con un mio assistito, che frequenta la stessa piscina di mio figlio, nasce questo mio articolo di oggi.

Perché mi ha raccontato la sua paura per l’acqua profonda.

Mi ha colpito il fatto che, pur avendo un passato di gare agonistiche di nuoto, questa paura non lo lascia.

“Non c’è niente di cui aver paura” si ripete.
“Questa tensione è immotivata” si dice per tranquillizzarsi.

La talassofobia (dal greco “mare” e “paura”) è una fobia caratterizzata da una forte ansia per le acque aperte.

I sintomi di questa condizione sono gli stessi degli altri tipi di fobie, cioè paura immotivata, palpitazione e ansia.

Tuttavia, non è l’acqua che lo spaventa, ma la sensazione dell’ignoto.

Proprio per questo motivo, ho pensato che la sua paura per le acque profonde sia molto simile a quella di coloro che hanno paura di investire.

Una delle motivazioni più forti, che spinge le persone a rimanere fuori dal mercato, è proprio la paura di “immergersi” in qualcosa di ignoto, o meglio incerto, com’è, appunto, il mercato stesso.

“Cosa potrebbe succedere ai miei soldi domani?”.
“E se investo i miei soldi e poi li brucio tutti?”.
“E se poi non sono in grado di gestire i miei investimenti?”.
“E se la piattaforma online/la banca fallisce, che ne sarà dei miei investimenti?”.
“Ma io non investo, non ci capisco niente di quella roba lì!”.

Investire fa paura perché nessuno può garantire un rendimento (e chi ti promette un investimento sicuro e redditizio è solo un truffatore).

C’è chi studia ore e ore la teoria a memoria, ma rimane sempre nella propria zona sicura, terrorizzato dal fare quella bracciata in più verso l’acqua più profonda.

Se ti può consolare, questa sembra essere una paura piuttosto diffusa.

Se infatti noi italiani siamo famosi per essere molto propensi al risparmio (e all’investimento immobiliare), non possiamo dire lo stesso per quel che riguarda gli investimenti finanziari.

Preferiamo evitare di perdere (anche se, non investendo, stai facendo in realtà il peggior investimento possibile, con il 100% di probabilità di perdere soldi), piuttosto che investire, provando così ad accrescere i nostri risparmi, oltre che a proteggerli dallinflazione.

Tuttavia, continuando a usare la metafora del mare, le barche non sono state costruite per rimanere al sicuro nel porto, ma per solcare il mare e compito di un buon marinaio è prendersi il giusto rischio quando decide di uscire in mare aperto.

Ma cosa fare per superare questa paura di investire e diventare un buon buon marinaio?

Ti do 5 consigli per superare la paura di investire; cominciamo con i primi 2.

(Gli altri 3 nella successiva newsletter)
1) Cambia atteggiamento

Il primo consiglio è quello di cambiare atteggiamento, devi avere uno sguardo generale sul mondo e su quello che sta accadendo, con dati e numeri alla mano.

Partiamo dal presupposto che non è mai esistita un’epoca storica senza problemi.

Mai.

Nel grafico, qui sotto, puoi vedere tutti gli avvenimenti storici che hanno caratterizzato i tempi moderni, dal 1928 a oggi.

Guerre mondiali, bolle finanziarie, crisi energetiche, crisi monetarie, pandemie.

Eppure, nonostante i vari eventi disastrosi che hanno costellato la storia recente, gli esseri umani hanno continuato a innovare, inventare, costruire.

E ciò si è tradotto in un aumento generalizzato della ricchezza.

Nel grafico qui sotto, infatti, puoi vedere l’andamento del PIL pro capite di alcune delle principali economie del mondo, dal 1920 al 2018.

Nonostante le difficoltà quotidiane, è chiaro che viviamo nell’epoca migliore di tutti i tempi.

Un’epoca ricca di opportunità, per chi le sa cogliere.

Si tratta solo di cambiare atteggiamento e mentalità: smettila dunque di preoccuparti solamente di ciò che potrebbe andare storto ed è fuori dal tuo controllo (eventi esterni come guerre, pandemie, crolli di mercato, crisi economiche, default), e concentrati invece su come puoi consapevolmente gestire ciò che è invece sotto il tuo controllo quando investi (sostanzialmente, il tuo atteggiamento nei confronti del mercato).

2) Il momento perfetto per investire non esiste

Abbiamo detto che, anche in mezzo a guerre e crisi, il mercato, e l’economia in generale, hanno sempre continuato a crescere nel lungo periodo.

Diamo uno sguardo più da vicino, con questo grafico qui sotto (perché devi sempre avere dati e numeri a portata di mano).

“Non voglio investire subito, preferisco aspettare ancora un po’ perché c’è la pandemia/la crisi/ la guerra di qua/la guerra di là/ecc.”

Questa è una delle frasi più classiche di chi non ha ancora investito, vorrebbe o sa che dovrebbe farlo, ma, attanagliato dalla paura, sta cercando una scusa per procrastinare.

Bene, il grafico qui sopra mostra chiaramente due cose:

  • aspettando il momento migliore per investire, in attesa che passi quella o quell’altra crisi, hai ogni volta perso ottime occasioni di guadagno;
  • un momento perfetto per investire non esiste. O meglio, tecnicamente esiste, ovvero quando i prezzi sono bassi, tuttavia qui intendo un’altra cosa. Intendo dire che è inutile aspettare il momento perfetto, privo di difficoltà e incertezza: il mondo non funziona così. L’incertezza esisterà sempre. E ciò che deve fare un investitore non è evitare l’incertezza, ma imparare a gestirla in modo adeguato.

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