Le Novità sui Bonus, Tredicesima e TFR: Cosa cambia per i Lavoratori nel 2023

Introduzione

Il 2023 ha portato numerose innovazioni nel panorama dei diritti dei lavoratori in Italia. Dalla Manovra Finanziaria 2023 al Decreto lavoro approvato lo scorso primo maggio, passando per le recenti novità sul Trattamento di fine rapporto (TFR) e TFR-Tfs, sono stati fatti importanti passi verso il miglioramento delle condizioni retributive dei lavoratori dipendenti. Ma quali sono le principali modifiche relative a straordinari, premi e bonus, tredicesima e TFR? Vediamolo insieme.

Modifiche a Straordinari, Premi e Bonus a luglio

A partire da luglio, lavoratori dipendenti vedranno significative modifiche ai loro straordinari, premi e bonus. Tra le novità più importanti, segnaliamo l’innalzamento della soglia dei bonus fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli minori, ora fissata a 3.000 euro.

Ulteriori innovazioni riguarderanno il regime fiscale di straordinari, premi produttività e tredicesima. L’obiettivo è quello di detassare questi emolumenti, aumentando l’importo netto percepito dai lavoratori e, di conseguenza, le loro buste paga. Tuttavia, l’approvazione definitiva di tali modifiche dipenderà dalla disponibilità delle risorse necessarie.

Novità per la Tredicesima

Per la tredicesima, quest’anno gli stipendi di dicembre vedranno un aumento rispetto agli anni passati grazie al taglio del cuneo fiscale. Questo beneficerà principalmente i lavoratori con stipendi fino a 2.692 euro. Tuttavia, sono in arrivo ulteriori novità, come un possibile piano di detassazione della tredicesima da inserire nella riforma fiscale.

Novità per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)

Per quanto riguarda il TFR, segnaliamo due novità importanti. Prima, la recente sentenza della Corte Costituzionale che dichiara anticostituzionale il pagamento differito del TFR ai lavoratori statali. Seconda, la possibile revisione della tassazione sia per l’importo finale del trattamento sia per eventuali anticipi.

Aumenti di Stipendi e Quattordicesima a luglio

Infine, luglio vedrà anche un aumento degli stipendi dei lavoratori dipendenti e della quattordicesima mensilità grazie all’ulteriore taglio del cuneo fiscale. Tuttavia, gli aumenti della quattordicesima mensilità saranno applicabili solo per i lavoratori con stipendi fino a 2.692 euro.

A partire da luglio 2023, gli stipendi dei lavoratori dipendenti aumenteranno grazie al ulteriore taglio del cuneo fiscale, aumentato dal governo con il Decreto Lavoro di maggio, dal 3% al 7% per redditi entro i 25mila euro, cioè stipendi fino a 1.923 euro mensili, e dal 2% al 6% per redditi annui tra i 25mila e i 35mila euro, vale a dire per stipendi fino a 2.692 euro al mese. Grazie a questa misura, in generale, gli aumenti di stipendi saranno di qualche decina di euro per coloro che percepiscono fino a circa 2.700 euro.

Anche la quattordicesima mensilità, per molti, nel 2023 sarà più alta per effetto del taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni nella Manovra Finanziaria 2023. Questo taglio del cuneo fiscale prevede una diminuzione del 3% per redditi fino a 25mila euro, cioè per stipendi fino a 1.923 euro, e del 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, cioè per stipendi fino a 2.692 euro. Questo provvedimento comporterà un aumento di qualche decina di euro in più sulla mensilità aggiuntiva per coloro che percepiscono stipendi fino a 2.700 euro.

Importante notare che sull’importo della quattordicesima degli stipendi di luglio non si applica l’ulteriore taglio del cuneo fiscale fissato dal nuovo Decreto Lavoro fino al 7% per redditi fino a 25mila euro e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro, perché non è una misura strutturale ma valida solo da luglio e fino a fine anno 2023. Non si applica quindi sulle mensilità aggiuntive di quattordicesima e tredicesima.

Dunque, grazie al taglio del cuneo fiscale stabilito dalla Manovra Finanziaria 2023 al 3% e al 2%, la quattordicesima di quest’anno sarà più alta, ma ne beneficeranno solo i lavoratori che hanno diritto a percepire la retribuzione aggiuntiva a luglio, come stabilito dai singoli contratti nazionali di lavoro CCNL, e coloro che percepiscono stipendi mensili entro i 2.692 euro. Per coloro che percepiscono stipendi superiori, non ci sarà alcun aumento della quattordicesima.

Conclusioni

In conclusione, la serie di misure introdotte nel 2023, in particolare il taglio del cuneo fiscale, comporteranno un aumento degli stipendi e della quattordicesima per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro all’anno. Questo incremento sarà più significativo per coloro con redditi fino a 25mila euro, grazie a un taglio fiscale maggiore.

Tuttavia, è importante sottolineare che questi benefici non si applicano a tutti. Per esempio, gli aumenti non si applicano alla quattordicesima e tredicesima mensilità per effetto del Decreto Lavoro. Inoltre, coloro che percepiscono stipendi superiori a 35mila euro all’anno non beneficeranno di questi tagli fiscali.

Quindi, mentre queste misure possono portare a una maggiore equità salariale e a una riduzione della pressione fiscale per molti lavoratori, non tutti ne trarranno vantaggio. Continueranno a sussistere differenze significative a seconda del livello di reddito e delle specifiche condizioni contrattuali.

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