La gestione del denaro in famiglia.

Come sai mi occupo di finanza personale, e quindi di tutto ciò che riguarda la gestione del denaro anche, e soprattutto, a livello familiare.

Non è una cosa così semplice, anche perché non va mai sottovalutata l’emotività talvolta accecante che il denaro può innescare.

Quando si parla di finanza personale, ci sono alcuni aspetti che molti mal digeriscono.

Parlare di soldi con il coniuge, i figli, i genitori o nonni, è uno di questi aspetti.

Tuttavia, devi renderti conto che il denaro è ovunque, che ti piaccia o meno.

Nel tuo rapporto con i dipendenti, se sei un imprenditore, nel tuo rapporto con il datore di lavoro, se sei un lavoratore subordinato, nel tuo rapporto con i collaboratori domestici.

E anche nei rapporti affettivi e familiari, che ti piaccia o no.

E se pensi che questo tipo di problema non possa toccarti, significa che:

  • stai sottovalutando l’emotività umana e la sua capacità di pervadere ogni angolo della nostra razionalità, traviandola (difatti siamo esseri razionalizzanti, non razionali);
  • stai sottovalutando il potere del denaro di innescare un’emotività accecante, anche tra consanguinei (basti pensare a quante cause per le eredità esistono).

Per esperienza, so benissimo che, anche all’interno di una famiglia unita, il denaro è ancora un argomento tabù.

Tuttavia, sono consulente finanziario da 12 anni e ne ho viste e sentite di tutti i colori, anche tra parenti.

Dunque, il primo consiglio che mi sento di darti è questo: adotta un approccio trasparente e franco sul denaro con tutti i membri della tua famiglia.

L’approccio trasparente vale nei confronti dei figli, sin da piccoli.
Vale nei confronti del proprio partner (di questo te ne parlerò nel prossimo paragrafo).
E vale nei confronti dei genitori e dei nonni, soprattutto quando il destino riserva loro (e ti riserva) la bella sorpresa di vivere a lungo (questo aspetto lo approfondiremo invece nella prossima newsletter).

Non è solo un problema da ricchi

Sia chiaro: non ci si separa (solo) per soldi, ma quando ci si separa, i soldi diventano un bel problema nel 100% dei casi.

E non pensare che ciò accada solamente ai Pavarotti, ai Bezos o ai Gates.

Certamente queste situazioni vanno sui giornali, per la portata mediatica delle persone coinvolte e per le somme di denaro in gioco.
Ma la gente si fa del male per molto meno, anche se quelle cause non fanno notizia e non vanno sui giornali.

Pensa all’ennesimo caso di un ex marito con lo stipendio pignorato che dorme in auto perché la casa è abitata dall’ex moglie e dal figlio piccolo.

Oppure all’ex moglie che ha lavorato nell’azienda del marito venti ore al giorno, ma senza figurare tra i dipendenti per motivi fiscali, e si ritrova a 60 anni a dover chiedere aiuto economico ai figli perché non le sono stati versati i contributi per la pensione.

Ecco, queste cose non fanno notizia perché non sono casi così straordinari, e men che meno cigni neri.

Sono cose che possono capitare a tutti, a maggior ragione quando, come in questi casi, entra in gioco il cosiddetto empathy gap.

Senza arrivare a soluzioni estreme, e anche piuttosto sciocche, tipo “non sposarsi”“non fare figli” e cose così, è opportuno pianificare correttamente e avere chiari in testa, nella tua e in quella del tuo partner, anche i rapporti economici che intercorrono tra le varie parti della famiglia.

Come gestire il denaro nella coppia
Ora, per darti qualche consiglio pratico, ma non di certo esaustivo (non lo può essere, dato che si tratta di una newsletter) il mio consiglio è quello implementare la strategia con una tattica di questo tipo per una corretta gestione dei soldi nella coppia:

  • tieni un conto corrente personale ciascuno, dove ognuno percepisce i propri redditi e gestisce le spese inerenti la propria persona;
  • apri un conto corrente familiare, dove tu e il tuo coniuge vi dividete le spese legate a casa e figli.

Puoi provare a partire da una situazione 50 e 50, contribuendo così in parti uguali; tuttavia questa è una scelta personale che dovete prendere all’interno della coppia e che nessuno può prendere al posto vostro.

Quello che posso suggerirti, è di prendere una decisione sulla base di quanto ciascuno guadagna (e se ci sono molti squilibri tra gli stipendi) e di quanti risparmi possedete (e se, anche in questo caso, ci sono degli squilibri).

Un altro consiglio, da questo punto di vista, è di parlare di denaro in modo franco e trasparente anche con i tuoi figli.

E di prendere possibilmente qualche appunto scritto, perché, dopo poco tempo, ci si dimentica delle scelte che si sono fatte e del perché si sono fatte.

E ricorda una cosa: questa è finanza personale, non sono le chiacchiere che trovi su internet fatte da gente improbabile.

Perché la finanza personale non è solamente investimenti, ma anche assicurazioni, finanza comportamentale, budget familiari, depositi per le emergenze e tutte quelle tematiche inerenti la gestione e la protezione del tuo denaro.