Il non investimento.

Spesso mi capita che alcune persone, ma anche alcuni assistiti, mi chiedano quali siano i migliori investimenti a 3 /6 mesi o a 1 anno; se c’è possibilità di fare investimenti a breve periodo o, come in questo inizio di anno, se non sia il caso di “uscire” dall’investimento visto il minor valore. Il voler prendere in mano la propria situazione finanziaria è un ottimo passo… tuttavia queste domande partono da un errore di fondo.
Ha senso parlare di investimento a 3/6 mesi o a 1 anno?

Inizio con una premessa.

In finanza, differentemente dal quotidiano, 3 anni rappresentano il breve termine.

6 mesi, 1 anno o 18 mesi sono il brevissimo termine, o meglio, il “non-termine”.

Già così ti sarà chiaro che quando dici, anche solo a te stess*, di voler fare un investimento a 3/6 mesi o a 1 anno che magari sia pure sicuro, stai utilizzando il termine investire in modo del tutto improprio.

In un mondo finanziario normale, la domanda corretta dovrebbe essere:
Per un deposito-investimento a 3 mesi/6 mesi/1 anno, quali tra gli strumenti di liquidità e del mercato monetario mi consigli?

In parole semplici: non si deve investire su nulla che ha del rischio finanziario se l’orizzonte temporale è di 3 mesi/6 mesi/1 anno.

In questo caso non c’è alternativa rispetto alla liquidità di conto corrente e agli strumenti del mercato monetario.
Perché gli altri strumenti finanziari non sono una valida alternativa

Per darti qualche spunto, che non guasta mai, gli strumenti finanziari che potrebbero adattarsi a un orizzonte temporale così breve (oltre al deposito sul conto corrente) sono:

  • Deposito vincolato su conto deposito
  • Certificato di deposito (più USA che altro)
  • Pronti contro termine
  • Titoli del tesoro entro i 12 mesi (BOT in Italia, T-Bill in USA).

In un mondo come quello attuale, dove con i tuoi 100.000 euro di oggi, tra 6 mesi puoi comprare esattamente le stesse cose (inflazione reale bassa, nulla o negativa), non ha senso alcuno impelagarsi in strumenti finanziari come quelli elencati sopra.

Nessuna paura (o FOMOFear of Missing Out), non stai perdendo nulla.

20 anni fa era diverso.

I tuoi 100.000, dopo 12 mesi, ne valevano 80.

Oggi non siamo in questo scenario. Certo, l’inflazione finalmente ricomincia a farsi vedere, ci avviciniamo ad uno scenario più “standard” (inflazione al 2%).

Ma siamo ben lontani dai tempi dell’inflazione al 13%.

Strumenti come obbligazioni a brevissimo termine, Pronti contro termine, fondi di liquidità e monetari strumenti hanno costi e rischi molto bassi.
Lo stesso vale per il loro rendimento.

Parliamo di un rendimento potenziale tra lo 0,20% e lo 0,50%.

Un discorso a parte meriterebbero le obbligazioni a brevissimo termine che potrebbero avere addirittura un rendimento negativo (hai capito bene, potresti ricevere meno denaro di quello che hai versato).

(Obbligazioni che per l’altro non sono esenti da rischi come comunemente si sente dire in giro).

Ora, se parlassimo di milioni di euro capirei la necessità di qualche soluzione di parcheggio momentaneo (PCT o cose così), anche considerando che la liquidità per le banche è un costo (ad esempio in Svizzera non è raro ricevere la richiesta di levare la liquidità, pena l’applicazione di un tasso negativo).

Quindi va bene, 2.000.000 € allo 0,3% vincolati per 12 mesi sono comunque 6.000 €.

Ma 10.000 € allo 0,3% vincolati per 12 mesi sono 30 €.
30.000 € sono 90 €.
100.000 € sono 300 €.

Guadagneresti molto di più facendo ordine al bilancio familiare e risparmiando prima di spendere (che è l’unico vero segreto per risparmiare denaro).

Ma molto, molto di più.
L’unica valida e sicura soluzione per il brevissimo termine

Fatte le dovute precisazioni, ti starai chiedendo:
Se investire a un anno non è corretto, se affidarsi a strumenti di parcheggio momentaneo è del tutto inutile, come gestisco la liquidità?

Partiamo del presupposto che se il tuo orizzonte temporale è così breve (al di sotto dei tre anni) vuol dire che hai bisogno che quei soldi tornino liquidi in brevissimo tempo.

Abbiamo inoltre visto che nello scenario attuale l’inflazione è ancora ininfluente, a maggior ragione nel brevissimo tempo.

Ora la soluzione.

Il denaro che serve a breve termine (entro i 24/36 mesi) non si investe.

Punto.

Devi imparare a dividere i soldi in cassetti mentali.

Perché quei soldi che tu vorresti investire, sono in realtà soldi che andrebbero destinati ai cassetti della sicurezza e della protezione.

Soldi che devono rimanere depositati nel tuo conto corrente.

Conto corrente che devi considerare come una cassa, dove fai confluire tutti i tuoi redditi e dove fai uscire il denaro per le tue spese personali.

E la cassa non si investe, si deposita.

Chiunque dica il contrario non sa di cosa sta parlando, e confonde le due semplici nozioni di investimento e di deposito.

Queste sono le regole base della gestione della liquidità.

Regole che dimostrano tutta la loro forza e validità anche durante i crolli di mercato.

Durante il crollo di marzo 2020, chi aveva investito denaro che gli serviva nel breve termine è stato costretto a (s)vendere i suoi investimenti perché si è fatto prendere dal panico.

Chi invece ha seguito i principi che ripeto continuamente, comprese le regole sulla gestione della liquidità, ha affrontato il grande crollo di marzo 2020 con assoluta serenità finanziaria (anzi, qualcuno aveva addirittura in mano la liquidità necessaria per fare dei veri e propri affari sul mercato finanziario).

Immagino che ora ti starai chiedendo:

Quanta liquidità devo tenere sul conto?
Quante e dove posso investire?
Quali sono gli altri cassetti mentali in cui dividere i miei soldi?

Ecco a questa domanda c’è un’unica risposta.

Affidati al tuo consulente finanziario; che sia un consulente che ti aiuti a costruire il tuo processo di finanza personale per acquisire sicurezza nella gestione dei tuoi soldi e dei tuoi investimenti.

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