la gestione del denaro in famiglia pt.2

Nello scorso articolo abbiamo visto come gestire correttamente i soldi in famiglia e nella coppia, di come sia necessario parlare in famiglia di denaro con la massima trasparenza. In questa seconda parte, voglio fornirti alcune riflessioni riguardo a come puoi rapportati con i tuoi genitori (e/o nonni), per quanto riguarda la gestione dei cosiddetti “soldi di famiglia”.

Gestione dei soldi di famiglia: una situazione articolata
Voglio farti riflettere per un attimo su un aspetto che tocca praticamente tutte le famiglie italiane.

Deve esserti chiaro che l’Italia è in questa situazione:

  • ha una popolazione mediamente anziana (questo è uno dei fattori che rende necessario, per i lavoratori di oggi, l’integrazione della pensione pubblica);
  • ha una popolazione mediamente ricca; forse ti sorprenderà ma, per quanto riguarda la ricchezza mediana, gareggiamo con Paesi che oggi sono molto più produttivi del nostro.

In aggiunta a questi due fattori, bisogna considerare che l’Italia:

  • non è proprio agile in tema di mobilità sociale, non è quindi facile cambiare la propria condizione;
  • è una società essenzialmente gerontocratica (prova a far caso all’età di chiunque rivesta posizioni di prestigio e rilievo nel pubblico e nel privato);
  • ci sono alcune generazioni che hanno accumulato ricchezza e goduto di un benessere diffuso in momenti storici diversi e viziati da scelte di breve termine.

Tutti questi fattori messi insieme portano a una concentrazione di ricchezza tra le persone più anziane.

Questo comporta che la vulnerabilità di una persona anziana è decisamente elevata.

Proprio per questo devono essere sufficientemente preparati per non cadere vittime di truffe seppur all’interno di un rapporto di fiducia.

Tuttavia, se pensi a quanto sono impegnative alcune scelte finanziarie che ti trovi tu a prendere oggi, ti renderai conto che dover fare queste stesse scelte ad un’età più avanzata, con molto più denaro e magari in un ambiente che non ti è proprio del tutto familiare e chiaro, risulta ancora più complesso.

Per questo spesso mi si chiedono “consigli” su come fare per aiutare i propri cari anziani nella gestione delle proprie finanze e dei propri investimenti.

Tuttavia, voglio essere chiaro: non esistono pillole magiche e soluzioni facili quando parliamo di situazioni complesse.

E questa è decisamente una situazione complessa, perché riguarda soldi, affetti, paure, ricatti, incomprensioni intergenerazionali.

Ovvero quanto di più emotivamente, coinvolgente e travolgente (in un senso o in un altro) ci possa essere.

Per questo motivo mi limiterò solamente a fornirti alcuni spunti di riflessione, in linea con la mia idea di divulgazione gratuita di finanza personale.

La pianificazione successoria

In un mondo ideale (che non sempre può esistere), il consiglio di base sarebbe questo.

Se parliamo di anziani di cui sei erede (tradotto: quando non ci saranno più, avrai sicuramente la tua quota di eredità), il consiglio che vale per tutti è quello di cercare di far ragionare il tuo parente sulla pianificazione successoria.

A maggior ragione se il patrimonio, immobiliare e finanziario, è rilevante, o se l’asse ereditario è articolato (presenza di seconde mogli o mariti, figli da relazioni precedenti, nuovi partner, ecc.).

Sono consapevole che, proponendo una cosa così a freddo, oltre agli scongiuri di rito, la persona interessata potrebbe replicare: “Quando non ci sarò più, ve la risolverete tra di voi!”.

Ma a quel punto dovrai replicare che è proprio perché riposerà sotto a un cipresso e non potrà più dire la sua su quei soldi, che potrebbero nascere una marea di casini.

Perché, in sua assenza, decideranno:

  • lo Stato;
  • avvocati e giudici, a cui si arriva molto in fretta quando c’è da spartire un patrimonio.

Ora, se questo consiglio di impostare una pianificazione successoria, o anche solo di redigere il testamento (molto semplicemente e giusto per iniziare), viene dato da un nipote o da un figlio a cui l’anziano ha visto spuntare i primi dentini e ha cambiato il pannolino, è probabile che venga rispedito al mittente.

Soprattutto nei casi in cui parliamo di una persona “ingombrante”, ovvero colui o colei che ha fieramente creato da zero e con grande fatica questo patrimonio.

Il suggerimento che mi sento di darti in questi casi è: trovati un alleato.

Il tuo caro, o la tua cara, avrà sicuramente delle persone di fiducia.

Possono essere il suo commercialista, avvocato o notaio, direttore di banca, migliore amico, il maresciallo del paese, il prete, non so.

Lo puoi sapere solo tu.

Ora, a parte le battute, puoi trovare un alleato in quelle figure professionali che tendenzialmente rivestono una qualche forma di autorevolezza nella sua mente, e con cui comunque è abituato a parlare di soldi e di affari.

Come regola di approccio generale, sia con l’anziano che con il potenziale alleato, ci dev’essere chiaramente da parte tua l’assenza di conflitto di interessi.

Nel caso in cui venga fiutato il fatto che vuoi dare una mano solo per denaro, ti sei giocat* (giustamente) tutto.

I soldi di famiglia non esistono

Capisco che ti fa innervosire sapere che in banca stanno addebitando ai tuoi genitori tante commissioni (tra conti correnti, prodotti inefficienti e spazzatura etc.)

Capisco anche che temi che il patrimonio di cui sei erede legittimo possa davvero essere a rischio, a causa di qualche truffa, eventuali blocchi successori e casini vari.

Voglio però che tu sia consapevole che è un rischio e il perché è presto detto.
Non sei autorizzat* a offrire consigli finanziari e di investimento individuali se non hai la licenza per farlo.

Non c’entra niente se è tuo parente.

Se non sei dentista e metti le mani in bocca a un tuo parente e fai danni, ti mettono in carcere comunque.

È un rischio. Ed è penale.

Ti stai assumendo una responsabilità ENORME, in cambio di nulla.

Perché se le cose andranno bene, e “il nonno” guadagnerà dei soldi, ti rinfaccerà probabilmente che con i BOT e gli investimenti immobiliari ha guadagnato di più.

Ma se le cose andranno male, e “il nonno” perderà dei soldi che magari non immaginava di poter perdere, sono guai.

Con un buon avvocato, dimostrare il ruolo che hai avuto nella vicenda, è molto semplice.

E il tutto in cambio di cosa? Riconoscenza? Auguri!

Un ultimo consiglio, sempre di educazione e pianificazione finanziaria.

Non esistono i “soldi di famiglia”.

I soldi sono una proprietà privata. Sempre.

Tu hai i tuoi, i tuoi parenti hanno i loro.

E sinché loro sono in vita, quei soldi non sono tuoi.

Non essendo soldi tuoi, e non essendo qualificato (o qualificata) per offrire una consulenza finanziarianon puoi entrare nel merito di come loro devono investirli, o non investirli.

Ho ripetuto migliaia di volte che i prodotti e le soluzioni che vanno bene per una persona non vanno bene per l’altra, perché potrebbe avere degli obiettivi di investimento diversi ed essere in situazioni diverse.

Mi sembra anche banale la persona di 90 anni, o di 70 anni, abbia obiettivi diversi da chi ne ha 40 di anni, magari con figli piccoli, pensione da costruire e azienda da mandare avanti.

O no?

Come ti ho spiegato all’inizio, non esistono soluzioni facili quando parliamo di situazioni complesse come queste.

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