Le emozioni: Ulisse e la finanza.

Ulisse è uno dei personaggi più conosciuti della mitologia greca, è probabilmente anche uno dei più affascinanti, è il personaggio reso immortale dall’Odissea di Omero.

Il viaggio di Ulisse è noto per essere lungo e avventuroso, costellato di episodi fantastici che lo mettono costantemente alla prova.

Il rientro a casa dell’eroe diventa nell’Odissea il fulcro della storia.

Ad attenderlo c’è infatti Penelope, la sua sposa, che, incerta sul destino del marito, inganna i suoi spasimanti, i Proci, accettando di scegliere il suo futuro sposo fra di loro solo quando avrà terminato la tela alla quale lavora durante il giorno.

Nella storia, tra Ciclopi, la maga Circe e Calipso, l’episodio più celebre, affascinante e misterioso è quello delle sirene.

In questa parte del libro (per precisione la XII), la maga Circe mette in guardia Ulisse e i suoi compagni da queste creature.

Le sirene hanno il volto di donne affascinanti e attirano gli uomini che attraversano le acque con il loro irresistibile canto per poi divorarli e riempire la loro scogliera con cumuli di ossa.

La maga consiglia quindi all’eroe e alla sua ciurma di coprirsi le orecchie con della cera, in modo che non possano lasciarsi ammaliare dal loro canto. Tuttavia, spinto dall’inestinguibile curiosità che lo contraddistingue, l’eroe tappa le orecchie solo ai compagni e da questi si fa legare all’albero maestro della nave, in modo da poter ascoltare la voce delle sirene.

Queste lo invitano a restare con loro, ma l’eroe riesce a resistere al loro inganno.

Perché ti ho raccontato questa storia?

Perché le nostre emozioni sono come il canto delle sirene. Ci ammaliano e ci spingono oltre quel confine che non possiamo, ne riusciamo, a distinguere.

E tutto ciò si ricollega con la teoria del prospetto, una teoria formulata dagli psicologi Kahneman e Tversky, nel 1979. Questa teoria ha dimostrato che, molto spesso, le persone prendono decisioni irrazionali di fronte a scelte che comportano rischi, ricompense e incertezze, o in generale le nostre emozioni.

Questa è una vera e propria alternativa alla teoria classica.

Nella teoria classica il fine è quello di stabilire le condizioni ideali secondo cui una decisione può essere definita “razionale“, la teoria del prospetto invece fornisce una descrizione di come gli individui effettivamente si comportano di fronte a una decisione.

La scoperta è che gli individui NON si comportano in modo ideale e razionale (come insegnano ancora Professori in qualche corso di Economia, cercando di inculcare studi ormai sorpassati alle matricole universitarie).

Le persone, spinte dell’emotività, a volte, si comportano male, a tratti malissimo.

Ora tutti gli economisti riconoscono più facilmente che la gente commette errori di fronte a scelte di denaro.

E questi errori derivano da un processo decisionale basato sulle emozioni.

Va da sé che il denaro è una questione molto emotiva, che tocca tutti i sentimenti più importanti: l’avidità (in primis), la gelosia, il rimpianto, l’imbarazzo e la paura.

Tversky e Kahneman hanno scoperto che:
•   il desiderio di guadagno fa sottovalutare il rischio.

•   la paura della perdita fa sopravvalutare i rischi che si corrono.

Nella prossima lettera andremo ad analizzare i sentimenti più importanti che entrano in ballo nelle decisioni finanziarie e ti fornirò 3 modi per controllare le tue emozioni.

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