L’effetto gregge.

la più grande difficoltà che incontri nell’investire è mantenere i nervi saldi, soprattutto quando tutti gli altri non ci riescono. È complesso e difficile prendere decisioni razionali quando tutti gli altri sono preda di forti emozioni. Emozioni come euforia e panico che periodicamente si manifestano nei mercati finanziari e che ti inducono a perdere il focus sui tuoi obiettivi d’investimento, seguendo passivamente la massa.

Oggi ti racconto proprio di questo bias (distorsione cognitiva), noto come effetto gregge, e di come puoi evitarlo.

Che cos’è l’effetto gregge

Immagina di trovarti in questa situazione.

Tuo cugino ti racconta di aver fatto un investimento con cui ha guadagnato il 50% in pochi giorni.

Poi, al lavoro, un collega si vanta di aver guadagnato l’80% con lo stesso investimento.

La sera senti il tuo vicino di casa che si vanta di aver fatto un bel +120% sempre con lo stesso investimento a cui facevano riferimento il tuo collega e tuo cugino.

E per giorni e giorni vedi in giro titoli di giornale e televisioni che parlano della straordinaria performance di quell’investimento.

A un certo punto ti sembra che chiunque ti stia intorno ne stia parlando.

In una situazione simile anche tu saresti tentato di fare quell’investimento.

Se sei passato per una situazione simile e in preda all’euforia ti sei fiondato a fare qualche investimento così, hai subìto quello che gli psicologi definiscono effetto gregge.

L’effetto gregge è una conseguenza della natura sociale di noi esseri umani.

Quando interagiamo sui mercati finanziari possiamo essere influenzati dal bisogno di sentirci parte integrante di un gruppo, dal bisogno di uniformità e imitazione. 

Ora, potrà sembrarti scontato quanto la raccomandazione di non accettare caramelle dagli sconosciuti, ma te lo dico lo stesso.

La scelta peggiore che puoi fare è quella di seguire ciecamente le indicazioni ricevute dai vicini, dai colleghi o dai cugini quando devi decidere come, quando e su cosa investire.

Ti faccio un esempio estremo.

Se tutti si lanciassero da una rupe lo faresti anche tu?

Magari pensando anche:
“Ma perché non sono stato il primo a farlo? È così eccitante la caduta libera!”

Credo proprio di no.

Questo sarà anche un esempio estremo, ma spesso negli investimenti ci si comporta seguendo esattamente questo meccanismo, senza neanche chiedersi se è una cosa che potrebbe danneggiarci.

La verità è che l’effetto gregge mette in pericolo la tua incolumità finanziaria.

Perché l’effetto gregge mette in pericolo i tuoi investimenti

Numerosi scienziati comportamentali hanno dedicato anni della loro carriera a fare esperimenti proprio per rilevare l’esistenza di una sorta di “pensiero di gruppo”.

Gli esperimenti hanno rilevato che spesso la pressione sociale spinge le persone a comportarsi o a fare scelte che non avrebbero mai fatto, solamente perché tante altre persone si comportano così.

Semplicemente replicano il comportamento altrui per un irrefrenabile bisogno emulativo.

In pratica ti viene da pensare:
“Eh ma se in tanti fanno questo, o hanno scelto quello, allora va bene anche per me!”.

Riproponendo l’esempio estremo di prima: se a gettarsi dalla rupe è solo un individuo, è facile ignorarlo, ma più sono le persone che fanno la stessa cosa e più ti senti attratto dall’idea di fare altrettanto.

Perché all’aumentare del numero delle persone che si comportano in un certo modo, ti viene sempre più insistentemente da chiederti se non sei tu dalla parte sbagliata.

Questo accade anche sui mercati finanziari.

Perché?

Il mercato finanziario altro non è che una folla molto numerosa di persone.

Certo, un gran numero di transazioni oggi vengono eseguite da algoritmi, ma il numero di persone coinvolte nei mercati finanziari è ancora rilevante.

Il celebre psicologo e sociologo Gustave Le Bon non ha certo speso buone parole sulla “folla”:

“Per il solo fatto di far parte di una folla, l’uomo discende di parecchi gradi la scala della civiltà. Isolato, sarebbe forse un individuo colto, nella folla è un istintivo, per conseguenza un barbaro”.

Puoi non condividere queste idee, ma non si può negare che sui mercati finanziari (e non solo) eventi ritenuti troppo folli per accadere, nella realtà a volte accadono.

Durante le bolle finanziarie si può osservare l’effetto gregge in tutto il suo splendore.

Ma ripaga seguire il comportamento del gregge?
Assolutamente no.

Anzi, è un vero e proprio pericolo proprio perché si tratta di un atteggiamento che ti danneggia come investitore.

Prendiamo l’esempio di un crollo massiccio di mercato (come quello che c’è stato lo scorso marzo).

Decidere di comportarti come gli altri lasciandoti influenzare dalla paura, significa liquidare i tuoi investimenti in preda al panico.

Ma lasciarti travolgere dall’urgenza di scappare il prima possibile non può far altro che danneggiare la tua ricchezza perché comporta la quasi matematica certezza di trovarti poi a guardare un mercato che recupera (e il 2020 è stato proprio l’esempio lampante).

Vendere presi dal panico ti porta non solo a perdite finanziarie immediate, ma rappresenta un serio rischio di perdere le giornate con i maggiori rialzi, che spesso arrivano proprio dopo i giorni più negativi.

Durante le fasi di evidente panico sui mercati seguire la folla e chiudere tutti gli investimenti in perdita non è una scelta razionale.

E perdendo la razionalità, perdi il polso della situazione, il controllo sui tuoi investimenti e diventi una delle tante pecore che compongono il gregge, ossia un investitore che emula gli altri, privo di volontà e autonomia.

E tu non hai certo intenzione di diventarlo.

Allora, come puoi evitare di diventare un investitore che segue il gregge?

Come evitare l’effetto gregge

Partiamo dalla base. Seguire il consiglio d’investimento che ti arriva da un cugino, da un collega, da un tuo amico è tanto facile quanto pericoloso.

È facile perché tutto quello che devi fare è aprire la pagina internet della tua banca e cliccare su acquista.
È pericoloso perché di fatto stai rinunciando a prendere una decisione sui tuoi soldi, riponendo ciecamente la tua fiducia e il tuo denaro negli altri.

Al contrario, leggere, tenersi informati, analizzare i bilanci e le trimestrali e fare ricerche su tutte quelle aziende o quegli investimenti di cui hai sentito parlare è difficile, impegnativo e richiede una buona dose di tempo e attenzione.

Sono attività che richiedono costanza, passione e spirito critico.

Eppure, conoscere cosa fare PRIMA di investire è uno dei fattori che massimizza le tue probabilità di guadagno.

Non a caso, il mitico Warren Buffett ha ripetutamente dichiarato di non aver mai investito in business che non conoscesse o comprendesse.

Certo, il tuo conoscente potrebbe essere “uno del mestiere” e allora la tentazione di seguire le sue indicazioni sarebbe molto forte.

Ma se anche fosse veramente così (e potrei scommettere che il più delle volte NON è così) dovresti sempre ricordarti che nessuno è in grado di occuparsi dei tuoi soldi meglio di te.

Chi è più interessato di te stesso nella gestione dei tuoi soldi?

Pensaci bene.

Se un’operazione di investimento non va per il verso giusto, chi è che perde soldi? Tu o l’individuo che ti ha dispensato il consiglio?

Tutti i tuoi conoscenti non ti racconteranno mai a cuor leggero di tutte quelle volte che un investimento è andato male.

Fa parte della natura umana.

È veramente difficile trovare qualcuno che ammetta pubblicamente i propri errori, soprattutto quando si tratta di interagire all’interno di un gruppo di pari.

Inoltre, come puoi esser certo che i consigli d’acquisto un tanto al chilo che ti giungono all’orecchio siano frutto di approfondite ricerche e non siano a loro volta rumors riportati pedissequamente?

È impossibile averne la certezza, ecco perché le decisioni d’investimento devono essere il frutto della tua volontà.

Devono basarsi sui dati (che può aver esaminato il tuo consulente finanziario), sulle valutazioni (che tu hai elaborato) e sui tuoi reali obiettivi (cosa vuoi realizzare con quei soldi?).

Devi conoscere ciò che possiedi e sapere perché lo possiedi.

La conoscenza è anche un atto di assunzione di responsabilità.

Se qualcosa va storto – e sicuramente nella tua “carriera” di investitore qualcosa non andrà per il verso giusto prima o poi – te ne devi assumere la responsabilità.

Perché è solo assumendoti la responsabilità delle tue azioni che il processo di formazione e miglioramento può proseguire.

Il rischio perdita negli investimenti non può essere completamente eliminato, ma puoi limitarlo e gestirlo.

E la prima via per gestirlo è quello di sapere esattamente ciò che stai comprando.

Ecco perché dedico ogni giorno, per i miei clienti, allo studio di numerose analisi di mercato e scrupolose ricerche sugli investimenti finanziari.

Consapevole che nei mercati finanziari non si può sempre aver ragione.

Ma altrettanto consapevole che con una profonda preparazione e una robusta strategia operativa si possono massimizzare le chances di portare a casa un ottimo rendimento.

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