Market timing: il momento giusto.

Tantissime volte mi viene chiesto: 
“Ma non è meglio guardare fuori dal mercato e poi rientrare a prezzi più bassi quando è passata la tempesta? “.

Sicuramente qualche volta c’è una sana curiosità di fondo, altre volte è un po ‘ingegno e si cerca la risposta facile. La vera risposta, che voglio spiegarti in questo articolo, è NO !!

 

L’illusione del  market timing

Pensare di poter entrare e uscire dal mercato contando di indovinare il momento giusto ( market timing , in banchese), porta con sé alcune aspettative fallimentari per i tuoi investimenti di lungo termine, che sono:

  • riuscire ad azzeccare il tempo di uscita (sui massimi).  Auguri.
  • riuscire ad azzeccare il tempo di entrata (sui minimi). Nuovamente auguri.

Ora, azzeccare il Tempo di Uscita, paradossalmente, può sembrare relativamente facile (in fondo basta griglia un SUFFICIENTE numero di Volte e in un lasso di tempo combinato Lungo, Prima O Poi ci si Prende) …  Come l’orologio rotto segna Che l’ora giusta due volte al giorno.

 

Devi considerare anche che i ribassi non sono un difetto del mercato, ma una loro caratteristica; lo stesso vale per le recessioni economiche.

 

Ma anche immaginando che il nostro eroe abbia azzeccato il tempo di uscita.

La domanda che si pone ora è: “Quando rientrare sul mercato?”

La risposta è ancora più complessa e imprevedibile della prima.

 

Perché “RIBASSO sul mercato o di un momento economico negativo” VIENE costantemente “Chiamato” stampa Dalla, da Segnalare Qualche o da Qualche guru, generando Così assieme di “falsi allarmi”,  nessuno invece ti avviserà quando sarà Nuovamente il momento di acquisto aggiornato.

Ti sarà chiaro DOP, ma DOP sarà troppo tardi.

E hai già perso il treno del rialzo.

 

Prendiamo ad esempio il post crisi finanziaria del 2008.

 

Guardando questo grafico puoi vedere che i mercati raggiunsero il loro minimo a marzo del 2009.

Con il senno di poi, quell’era il momento migliore per investire.
Quello era il momento di entrare.

Ma nessuno ti ha chiamato a marzo del 2009 per farlo.

Nessun articolo di giornale ti ha avvisato di questo.

 

Nessuno festeggiava passare da una fase rialzista sul mercato, che sarebbe durata 11 anni con guadagni nell’ordine del 200-300%.

 

Piuttosto in quei giorni sui giornali capeggiavano titoli come “crisi, negli ultimi 100 giorni 8200 licenziati in più”, “cadono i consumi, profondo rosso per le borse”, “dati shock sulla fiducia e le borse vanno giù”, “l’Asia allontanare i venti di ripresa, lunedì nero per le borse mondiali ”,“ la crisi morde, aumentano i debiti delle famiglie ”.

Ora, posto che non c’è trovato di particolarmente interessante da commentare, i giornali devono fare notizia per vendere… e più la notizia è sensazionalistica (in senso drammatico però) più le vendite aumentano. 

Sfido chiunque sia entrato in quel momento del mercato, che oggi sappiamo essere il minimo, con un clima di depressione in giro, persone che coinvolgono zombie e notizie psicologicamente destabilizzanti.

Chi lo ha fatto, è giocato il bonus fortuna per tutta la sua vita, e secondo il calcolo delle probabilità ci beccherà… beh diciamo che non ci sarà più quando ci ribeccherà recentemente (566 anni ndr).

 

Che cosa è successo a seguire?

  • da Marzo a Giugno 2009:  + 44%
  • da Marzo a Settembre 2009:  + 62%
  • da Marzo 2009 a Marzo 2010:  + 83%

 

Ma mica è finita qua.

Il rialzo degli ultimi 10 anni non è stato tutto una passeggiata di salute.

Tra crisi del debito sovrano del 2011 (e Italia che stava per andare in default, ti ricordo), Brexit del 2016 e altre occasioni di tensione minori,  sul mercato esiste sempre un motivo per vendere, o un motivo per non comprare.

 

Ma come si è l’investitore intelligente?

Entrare e uscire dal mercato, pensando a azzeccare il momento giusto, non è una soluzione praticabile dall’investitore intelligente.

Questo non vuol dire, al contrario, che si deve essere  “sempre tutti investiti sul mercato”.

E ‘significa che devi investire senza criterio alcuno solo perché “ nel lungo termine si guadagna”.

Come ho sempre detto… i prodotti sono prodotti, come quelli non sono la panacea di tutti i mali, l’investimento è investimento, non bisogna comprare tanto per comprare, passivamente. Bisogna avere una strategia, un metodo e scegliere i prodotti adeguati per quella strategia.

 

Vedo invece gente che, in preda al panico del ribasso, in preda all’avidità e all ‘eccessiva fiducia  del futuro rialzo (che ci sarà), continua a propinare questa possibilità di  “vendere ai massimi e comprare ai minimi”.

E ‘un’idea tanto affascinante, bellissima… ma è utopistica !!! 

 

Non so come dirtelo … ma chi ti dice “è meglio vendere ora e comprare domani quando il prezzo sarà più basso” è un ciarlatano. Punto.

 

Se hai accantonato la liquidità che ti serve per il breve termine,  vendi ora – quando il mercato è un ribasso – è un errore.

Se hai accantonato la liquidità che ti serve per le emergenze,  vendi ora è un errore.

Se sei entrato costantemente sul mercato,  e quindi hai la liquidità necessaria per continuare a investire, vendere ora è un errore.

Se hai acquistato degli investimenti azionari diversificati per raggiungere gli obiettivi di lungo termine , vendere ora è un errore.

Se non hai fatto queste cose prima, hai commesso degli errori. Facile.

Ecco perché sostengo con la forza di sfruttare questo momento il più possibile, usa questo momento storico per rivedere la tua strategia di finanza personale o, se non ne hai una, per costruire sulla base delle tue esigenze e obiettivi.

 

Perché cercare di rimediare a errori di pianificazione con altri errori derivanti da mancanza di strategia è il modo migliore per  mettere “a leva” gli errori strategici e renderli esponenziali.

 

Sono affido alla pianificazione strategica, alla base di investimento, alla costruzione di una fortezza finanziaria. 

 

Vedo che in tanti predicano, in maniera più o meno consapevole, il “vendi ora, acquista adesso”.

Magari mi sbaglio io.

Ma temo proprio di no.

 

E se anche tu vuoi comportarti come un investitore intelligente, che non si affida all’illusione di poter fare il  market timing , è il momento di un intervento strategico i tuoi investimenti.

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