Nel 2050 ci saranno più pensionati che lavoratori. 

Uno degli argomenti che quest’anno ho deciso di affrontare con maggior frequenza è quello previdenziale (le pensioni per intenderci), insieme al tema di finanza sostenibile ed ESG (come hai letto nella precedente mail).

E, a tal proposito, qualche giorno fa è uscito un articolo molto interessante…

Nel 2050 ci saranno più pensionati che lavoratori. 

Perché dico interessante?

 

Perché ad oggi L’INPS, quello che ci paga le pensioni, ha già un piede nel baratro e il 30% dei contributi arrivano da salvataggi Statali perché con le sue forze non ce la fa. (Come puoi vedere dall’immagine sotto).

La struttura dell’INPS è sbagliata concettualmente per vari motivi: il primo è che strutturato a ripartizione e non a capitalizzazione.

Significa che i contributi non vengono investiti ma vengono messi in un calderone unico.

Questo significa che non fruttano, ma vengono spesi direttamente per i pensionati attivi, in sostanza oggi, chi lavora, sta pagando le pensioni.

Quindi la pensione non è fatta dal singolo pensionato che negli anni si è messo da parte i SUOI contributi, magari investendoli. Sarebbe troppo bello.

 

Capisci che, con questo sistema, finché si riesce a mantenere un equilibrio va tutto bene, ma mantenere un equilibrio, che è contro natura per motivi demografici è impossibile e non sostenibile nel lungo termine.

 

Non lo è per questi motivi:

  • l’aspettativa di vita si sta allungando, quindi viviamo sempre più a lungo (quindi più pensioni da pagare);
  • I lavoratori attivi sono sempre meno e i pensionati sempre di più;
  • I lavorativi attivi sono sempre di più bassa qualità (leggi precariato), i contratti sono instabili e iniziano a lavorare in età avanzata (quindi si versano meno contributi);

 

Non so a te, ma a me è bastato leggere il titolo dell’articolo per rabbrividire e per essere ancora più convinto della scelta fatta anni fa, la pensione mi tocca farla da solo!!!

So per certo che c’è chi, di fronte a queste evidenze, ancora spera nel miracolo, spera in un intervento statale, in qualche riforma o addirittura se ne frega. La situazione è così fuori controllo e di così grosso impatto che non è nemmeno immaginabile e comprensibile da una mente umana.

Posso tranquillamente dire che un evento del genere può causare il collasso di un paese, tanto che si parla in miliardi di Euro (non in milioni).

Per questo voglio metterti in allerta prima che sia davvero troppo tardi.
Non è uno scherzo.

Siamo stati abituati bene, abbiamo vissuto fino a qualche decina di anni fa in boom economico e ora viviamo di rendita.

Questo benessere passato ha creato sprechi e inefficienze, una di queste è la struttura dell’INPS.

 

Ho la voglia e il dovere di informarti e farti prendere consapevolezza di un problema simile… poi a te la scelta, se pensi di non fare nulla va bene, è una tua scelta, come diceva mastro Yoda: “fare o non fare”.
Anche ignorare è una scelta.

 

Sta a te.

 

Questo dramma riguarda TUTTI, pensionati attuali e futuri, i problemi non arrivano nel 2050 ma già da prima, purtroppo.

E’ un processo lento e inesorabile, un pò come funziona per i vaccini e le malattie, solo chi si sarà mosso per tempo sopravviverà.

E qui non esiste nessuna formula segreta, la soluzione è pronta, per tutti. Dipende da cosa scegli tu.

 

La soluzione ti e ci permetterà di vivere in pensione come meriti.
E non di stenti o sacrifici.

Immagina come sarebbe vivere contando sui 300/400€ statali, evitando di uscire da casa perché non hai i soldi per un caffè o per un gelato, andare a fare la spesa nei peggiori market con cibo di pessima qualità, dire no a ogni cena o uscita con i tuoi amici e moglie/marito perché non hai un soldo.

 

Come ti senti?

 

Oppure di dover contare sulla mutua statale per curarti, aspettare mesi e mesi con rischi di peggioramento, per essere curato da medici di bassa lega.

Insomma vivere sul filo del rasoio e sperare che non ci sia alcun imprevisto di salute, alla macchina, alla casa.

E’ questo quello che vuoi dopo aver dedicato 40 anni di vita a botte di 8/10 ore di lavoro al giorno?

NO!

Eppure, se non farai nulla, nessuno ti salverà da questo destino scritto su carta con inchiostro indelebile.

Puoi fare qualcosa, sei in tempo, ma non lo sarai per molto.

 

Forse leggendo questa mail sorriderai e dirai: “ma guarda questo che grida al disastro per nulla…”.

Beh poco importa, io ho detto quello che ti dovevo dire, il tempo farà il suo corso è i folli saranno accontentati.

Dalla nostra parte abbiamo il tempo. Preziosa risorsa che ci permette con poco, di fare tanto per noi stessi e per i nostri cari.

Pensaci! Buon Mercoledì.

Francesco

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