Quando è troppo bello per essere vero.

questa settimana voglio scrivere la Lettera su un fatto che ha catturato la mia attenzione. È deceduto Bernie Madoff.

Se ti stai chiedendo chi è Bernie Madoff la risposta è semplice… uno dei più grandi truffatori della storia.

Ha escogitato una truffa, utilizzando il cosiddetto “schema Ponzi” (ricordi? Te ne ho parlato anche quando ho scritto dell’INPS), per rubare circa 70 miliardi di dollari!!!

Ebbene, sai qual era la particolarità di questa truffa?

La performance!

Si, qui sotto puoi infatti vedere la performance del fondo gestito da Bernie Madoff prima che venisse a galla la truffa da lui orchestrata.

Mai un ribasso di mercato, mai un’oscillazione, mai nessuna volatilità.

Madoff non cercava di attirare i polli con un rendimento del 70% all’anno, ma attraverso un track record (ovvero le performance passate) senza volatilità e ribassi.

Te ne parlo proprio perché da un punto di vista finanziario, c’è un’importante lezione che possiamo trarre da questa vicenda.

E ti prego di stampartela nella mente a chiare lettere.

Non esiste un investimento redditizio senza rischio e volatilità.

Sicuramente non ti piace sentirtelo dire in modo così crudo, perché in realtà vorresti credere alle belle parole di qualche piccolo Madoff.

Se cerchi di “guadagnare qualcosa, ma senza rischiare nulla“, io te lo dico: verrai frodato.

Il discorso è, anche se non sembra, molto semplice.

I ribassi di mercato di breve termine, anche importanti, sono il prezzo da pagare per ottenere i rialzi di lungo termine.

Se ti fa troppo male lo stomaco per un -5%, un -10% o un -20%, non investire!

Vuol dire che investire non fa per te.

Te lo dico così, in modo diretto.

Devi anche conoscere l’altra faccia della medaglia, ovvero che tenendo i soldi liquidi perderai un po’ di potere d’acquisto con l’inflazione.

Il concetto che mi preme farti passare è che non ti devi mettere a cercare ciò che non esiste.

Ovvero, il rendimento senza il rischio.

Perché, pur essendo impossibile, ci sarà qualche nuovo piccolo Madoff che te lo venderà lo stesso.

E ti porterà via i soldi.

Voglio poi aggiungere un’altra importante lezione che ho tratto dal caso Madoff e riguarda concetti come trasparenza, pubblicità ed esclusività.

Ora va di moda prendere in giro chi, soprattutto in questa professione, si fa pubblicità e si sponsorizza, pertrattarlo di default come un potenziale truffatore o uno che ha bisogno di farsi conoscere e fare soldi.

È vero, con l’arrivo della pubblicità digitale siamo bombardati da pseudo professionisti o ragazzetti che promettono ricchezze mostrando i cliché del caso: la bella macchina, i vestiti di marca e altre cosine varie.

Ma solo una persona con una totale inesperienza potrebbe cascarci.

Al tempo stesso, queste persone suscitano una reazione avversa verso chiunque si fa pubblicità.

“Ma se ha così successo, ma che bisogno ha di farsi pubblicità?!?”

A questo punto, ricollegandomi a Madoff, voglio farti notare un aspetto.
Madoff non si faceva pubblicità.
Madoff era completamente sconosciuto.
Madoff non si faceva intervistare e non comprava spazi sul giornale.
Madoff non teneva webinar ne corsi di educazione finanziaria nelle scuole.
Madoff non si faceva video in piscina, o mentre saliva sul jet noleggiato.

Madoff, al contrario, giocava sulla massima esclusività.

Inizialmente, ad esempio, rifiutava i potenziali clienti, per generare in loro un desiderio ancora maggiore di entrare a far parte della sua cerchia (che poi rappresenta il principio di esclusività).

Inoltre, giocava sul passaparola in circoli riservati.

Ecco, il prodotto di Madoff era così buono che si vendeva da solo.

Talmente buono che era un truffone da 60 miliardi di dollari.

Quindi, quale lezione ho imparato e possiamo imparare da questo?

La verità è che ti devi far guidare dalla trasparenza.

Su ciò che uno dice e su ciò che uno fa.

Cerca di andare un po’ in profondità e non lasciarti ingannare dalle apparenze.

Bernie Madoff era un tranquillo settantenne, soprannominato “l’obbligazione ebrea” a Wall Street per la sua puntualità nel rimborsare i suoi creditori e investitori.

Ma teneva nascosti i suoi risultati e li svelava solo alle persone interessate, dopo averle inizialmente rifiutate come clienti.

Ora capisci l’importanza della trasparenza?

Quando trovi un tizio che vende fesserie su internet, o peggio in banca, chiedigli quanti investitori o clienti ha, che tipo di ricavi e profitti ottiene la sua azienda, da quanto è sul mercato, che abilitazioni detiene (tutto certificato e provato, ovviamente, altrimenti vale zero).

Cerca di capire cosa fa parte del mondo reale, in particolare se quello che afferma fa parte del mondo delle probabilità reali, e scarta immediatamente chi promette cose impossibili.

Perché spesso quando sembra troppo bello per essere vero, è davvero troppo bello per essere vero.

In ogni caso ricordati sempre perché investi e quali obiettivi vuoi raggiungere.

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